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lunedì 30 maggio 2011

in maschera e non

Skizofrén
2010
Ungheria
Regia: Tamás Sáros
Scritto:
József Gallai, Tamás Sáros

Un breve esempio di come le nuove tecniche cinematografiche possano essere utili a descriverci determinati aspetti della trama, quelli più inconsci: transizioni "a lampo", accelerazioni e definizione digitale dei dettagli rendono l'idea di ciò che costruisce una mente come quella del soggetto del cortometraggio qui in esame. Purtroppo l'abuso è dietro l'angolo, siamo ormai abituati a vedere tali applicazioni, prevedibilmente l'originalità viene meno. Visione utile a chi vuole cimentarsi nel produrre lavori simili o a chi vuole imparare per completezza personale, ma se si è alla ricerca di qualcosa veramente d'effetto è bene cercare altrove.

3 commenti:

  1. Cercherò altrove allora. però è un piacere vedere come cinematografie, un tempo gloriose come quella Ungherese, riescano ancora a creare qualcosa, anche se si tratta di piccole cose come questa.
    Ciao.

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  2. Mi chiedo dove recuperare pellicole come queste. La distribuzione ha metodi più che discutibili.

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  3. @Nick: l'Ungheria ha sfornato molto, anche nei momenti di difficoltà.

    @Rosario: il web aiuta in tal senso, in molti modi. :)

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