OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

domenica 14 aprile 2013

we wonder if time has left a message for us

Circadian Rhythms
1976
Nuova Zelanda
Regia: David Blyth
Scritto: David Blyth, Richard von Sturmer

Più che del ritmo circadiano classico, della giornata di 24 ore, ci troviamo a fare un giro introspettivo della vita, dalla nascita in poi. La prima scoperta della sessualità, di quella stigmatizzata, "curata" con infantile leggerezza di piuma, perché i primi tempi sono immaturi e ci si può ancora "salvare". Ma quando lo scontro con la carne si fa più acceso il buio avanza, diventa difficile collocarsi, il circolo circadiano della prassi, macchinosa come non mai, vuole dominare, ci si ritrova ad essere colpevoli e vittime nello stesso tempo, è forte l'esigenza di voler vomitare fuori il proprio istinto. 
Continua l'autoanalisi, si cade nel rifiuto di se stessi ed è inutile chiedere al tempo di portar consiglio, la risposta è netta, è quella di sempre, e si arriva anche a convincersi di essere aberranti.
Poi tocca all'atto della presa di coscienza, c'è un piccolo rilassamento, ma è solo una parentesi: si fa il bilancio di tutto il proprio trascorso, e il senso di colpa — ma quel colpa? — fa apparire tutto come un gioco perverso, in cui è compreso anche un impaurito sguardo al futuro. 
Le morale pone il veto finale, l'estasi anestetizzante termina e si imbocca un oscuro tunnel...

5 commenti:

  1. La pena arriva alta come una pozzanghera alle ginocchia. Ciò con cui ti asciughi dopo il passaggio veloce intenso movente di un mezzo un motore una potenza una volontà un istinto che ti schizza, ciò che dovrebbe toglierti di dosso e "purificarti", l'immagine superflua, il respiro fuoriuscente, l'atto inceppato che si è ripetuto e i successivi tentativi di compulsione rimedianti (o mascheranti), quella figura che definisci "aberrante"... tutto questo resta sempre una continuazione, una dipendenza, il ricorso ad un corso dritto, una linea retta senza collassi definitivi, intervalli intercalari. Uscirne e disdirne l'occlusione toglie l'esserlo stato? Elaborarlo non chiude, apre; e non spezza, integra. Il fatto è che non tutto ciò che sta in bilico è destinato a cadere dal lato buono. Ma questo soltanto perché quella "morale (che) pone il veto finale" non sta qui come giudizio alla metà o quasi fine del percorso di consapevolezza, ma all'inizio. Immediata nel principio sorge la drammaticità. Ogni lato nel quale si è in procinto di cadere è sempre il lato cattivo. Perché questo si chiama Ordine.
    A vedere l'insieme nel corto: scandito da ritmi psichici, fisici differenti, diversi pensieri, diverse esigenze, movenze, approcci, specchi, sguardi. Un sorriso, un girotondo, un tocco, un taglio netto, uno spinello, un bagno.
    E mi viene in mente qualcuno che ha scritto in "La memoria come coesistenza virtuale": ci sono due memorie, la memoria-ricordo e la memoria-contrazione; il presente che è durata, si divide ad ogni istante in due direzioni, l'una orientata e dilatata verso il passato, l'altra contratta e che si contrae verso il futuro. La coscienza risulta coesistensiva alla vita. Così, passato e presente coesistono e senza questa coesistenza il passato non potrebbe formarsi. Di questi due momenti che coesistono uno è il presente che non smette mai di passare, mentre l'altro è il passato che non smette mai d'essere e per cui tutti i presenti passano. C'è un passato puro che non è il presente ma è al contrario presupposto da quest'ultimo come la condizione pura senza la quale esso non potrebbe passare. Ogni presente quindi rinvia a se stesso come passato.
    Somiglia un po' alla Reminiscenza platonica come concetto. Il passato coesiste con il presente che è stato e si conserva in sé in quanto essere; mentre il presente passa, il passato è integrale, intero, un tutto nel coesistere col presente.

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  2. In parole povere l'eterno ciclo nascita-vita-morte, giusto?
    Devo provare a recuperalo.

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  3. ...meraviglia, devo trovarlo, per forza.

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  4. E' un'essenza complessa ... ma alla rovescia cosa verra' fuori?

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  5. Cercando un trailer su YT ho trovato questo http://youtu.be/CDjgSFC4gtI e mi ero spaventato, poi per fortuna ho visto che c'è anche quello del 1976 completo ;P

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